mercoledì 18 aprile 2012

La riflessione di Gramellini

Come sapete, mentre bevo il caffè, ho il vizio di leggere i quotidiani online. Un vizio pericoloso, il mio. Quest'oggi, dopo un po' di tempo che non trovo il tempo di aggiornare il blog perché dedico gran parte della mia giornata alla stesura della mia tesi di laurea, vorrei proporvi l'insuperabile riflessione di Gramellini, opinioni de La Stampa.

Scrive Gramellini: "Anche Gesù ha sbagliato un collaboratore, si difende il ponziopilato della Lombardia. Dopo ponderate riflessioni avrei ravvisato alcune differenze fra il Cristo e il Celeste (uno dei due soprannomi di Formigoni, l’altro è il Modesto, ma l’uomo è così modesto che preferisce non farlo circolare). Gesù fu battezzato dal Battista, Formigoni dal Berlusca. La carriera pubblica di Gesù si consumò in tre anni, quella di Formigoni in Regione prosegue imperterrita da diciassette. Gesù non faceva vacanze di gruppo sugli yacht dei farisei: preferiva i pescherecci, casomai una camminata sulle acque. Quanto al suo tesoriere, Giuda era più economo di Lusi (vabbé, ci vuol poco), più colto di Belsito (vabbé, idem) e a differenza dei formigonidi non venne mai raggiunto da avvisi di garanzia. Gesù sapeva bene chi era Giuda: non fu tradito a sua insaputa. In ogni caso avrebbe commesso un errore di valutazione isolato. Formigoni invece di collaboratori ne ha sbagliati parecchi, a cominciare dal sarto daltonico che gli sforna le camicie per proseguire col cugino depresso di Andy Warhol che ha ideato quegli spot sul Web in cui il Celeste fa lo spadaccino.

Sugli altri collaboratori sbagliati preferirei tacere, avendo già parlato la magistratura. Aggiungo solo che la cifra del tradimento di Giuda, trenta denari, anche al netto dell’inflazione risulta di gran lunga inferiore a quelle che danzano nel cielo sopra Milano per sfamare gli appetiti dei notabili e delle lobby che li sostengono. (Lobby? Ho detto lobby? Scusate, mi ero scordato che, grazie al finanziamento pubblico dei partiti, viaggiano lontane anni luce dal mondo della politica)."



venerdì 13 aprile 2012

Follia Pura

Appena ho letto questa notizia ho ripensato a un caro amico con cui ho dibattuto in merito al mio andare oltre confine per fare la benza alla mia auto.

Ebbene, io penso che è arrivato davvero il momento di dire basta a tutto ciò. Spero sia uno scherzo quello di aumentare le accise di 5 cent al litro di carburante in caso di emergenza. Spero che in CdM abbiano avuto un colpo di caldo perché è forse una delle cose più devastanti per tutti noi: 73 euro a  testa in più all'anno, direttamente nelle casse dello stato per gestire delle emergenze che come dimostrato non siamo in grado di gestire.

La Protezione Civile merita certamente un occhio di riguardo, perché quello che i nostri ragazzi fanno è indispensabile... proporrei quindi una legge diversa: per sovvenzionare la Protezione Civile i parlamentari rinuncino al loro stipendio in caso di emergenza. 

martedì 10 aprile 2012

Quote rosa: un optional nella politica senaghese.

Finalmente sul giornale sono uscite le liste dei candidati al consiglio comunale che tanto attendevo e che credo tanto attendavamo tutti. 12 liste per 5 candidati.

Scorrendo i nomi, la prima volta molto distrattamente, magari in cerca della candidatura del parente o dell'amico, non ci si accorge di un fatto molto importante. La seconda lettura, quella che per un "politico" ha lo scopo di studiare i candidati per prevederne il consenso elettorale, leggendo e spulciando nome per nome, facendo strani segni simili a quelli che uno scommettitore fa accanto ad un cavallo da corsa, evidenzia invece il dato pauroso: 54 donne su 192 candidati. Poco più di un quarto... 

Ultimo posto va quindi al PDL con solo una donna in lista, seguito da Insieme per Senago, IDV, Alleanza per Senago e Forza Senago che ne hanno solamente 3. "Maglia Rosa" va a SEL, con 7 candidate, mentre il Partito Democratico, Vivere Senago, Federazione della Sinistra e Senago Bene Comune seguono a ruota con 6. Nel "limbo", tra le liste virtuose e culturalmente sensibili a questo tema e le altre, vi è la Lega Nord, con 4 candidate.

Pongo quindi la mia domanda: davvero non si riescono a trovare almeno sei donne che vogliano impegnarsi politicamente in un partito o in un movimento politico a Senago? Chiediamoci il perché...

Vorrei intanto porgere il mio saluto alle candidate, augurando loro una buona campagna elettorale.

venerdì 6 aprile 2012

Prime impressioni sulla serata a difesa del nostro suolo.


In attesa del filmato integrale della serata, pubblico il contributo di Gianfranco Massetti, che ringrazio e saluto.




Sul consumo di suolo sembra che il PD faccia sul serio
Dopo il convegno del gruppo regionale lombardo del 3 marzo, nel quale sono state presentate tante ipotesi, il 4 aprile a Senago in piena campagna elettorale il PD ne ha discusso con Stefano Boeri assessore alla Cultura a Milano, Arturo Lanzani professore del Politecnico e Franco Mirabelli consigliere regionale. Presente il candidato sindaco del centro sinistra Lucio Fois.
La serata è cominciata con la proiezione del filmato “I 40 passi: la Verde Brianza e la città infinita ” proprio sul consumo di suolo di quella che una volta veniva definita la Brianza felice. Un filmato istruttivo che ci riporta alla realtà di un territorio consumato fino al 40-60% anche nei suoi spazi che si credono, a torto, ancora intatti. Stefano Boeri ha introdotto ripercorrendo la storia dello sviluppo abnorme delle città italiane (anticittà come lui le definisce ) soprattutto a partire dagli anni 70 e 80. Anche attorno a Milano, Napoli, Roma, al nord est con quel fenomeno di sprowl (di disseminazione) che ha fatto scomparire gli spazi verdi tra le città e ne ha provocato la crescita incontrollata. “Abbiamo perso l’orizzonte”. Il territorio è ormai compromesso tra strade, autostrade, centri commerciali, centri artigianali, rotonde e non c’è più spazio per il paesaggio.
Questo è successo nonostante le norme o proprio per quelle norme ma anche per la mancanza di una pianificazione sovracomunale. Fenomeni che se avevano un senso dentro i confini municipali oggi, guardandoli con una maggior distanza, ci dicono di un territorio complessivamente devastato. La responsabilità è comune, anche a sinistra. C’è però anche un problema di cultura. Fino ad oggi si è dato troppo valore solo al terreno da costruire per infrastrutture (sempre più grandi e sempre più difficili e impossibili) ed edifici (sempre meno richiesti e abbandonati e di scarsa qualità) e non invece alle infrastrutture della socialità: scuole, biblioteche, reti culturali, spazi verdi. Ma adesso che fare?
1. Riacquistare una visione d’insieme tra natura, agricoltura e urbano. Intanto dichiarando intoccabili gli spazi verdi e liberi che hanno un grandissimo valore economico per il futuro
2. Lavorare sull’agricoltura periurbana (attorno alle città), incentivare il Kilometro zero, l’enogastronomia, il recupero degli spazi verdi anche piccoli
3. Puntare sulla crescita urbana dentro la città. Favorire il recupero, la sostituzione edilizia, la densificazione.
Insomma serve un’altra idea di territorio, di natura, di città.
Arturo Lanzani, ha affermato che ormai, oltre le previsioni folli dei PGT che pensano ancora di consumare suolo e di fare volumetrie, ci avviamo ad una fase di città che dovranno convivere con aree dismesse, patrimonio sotto utilizzato e abbandonato. Il nuovo patrimonio edilizio non risponde più alla domanda (bisogno di case) ma solo all’offerta. Risponde ai bisogni finanziari delle imprese e ad una generica funzione economica (non sempre legale). Inoltre questo patrimonio di alloggi genera si oneri di urbanizzazioni alle casse comunali, ma solo una tantutm. Questo stesso patrimonio provoca lo scadimento della qualità della manutenzione ordinaria delle reti delle città. Non bastano i soldi. E così i Comuni non hanno più risorse per fare le reti che sono necessarie oggi :cablaggi, manutenzione del patrimonio pubblico, nuova energia rinnovabile. Ma allora che fare?
1.A livello regionale serve una legislazione che modifichi le convenienze degli operatori
economici dell’edilizia. Che riequilibri i conti tra pubblico e privato. Che renda meno
conveniente costruire su suolo libero. Importante anche se non sufficiente le proposta
di legge di Legambiente regionale
2.A livello comunale bisogna decidere di non concedere nessuna espansione, anzi
togliere le espansioni già previste (esempio di Desio).
3.Fare politiche attive negli spazi verdi con funzioni ecologiche, per il tempo libero e il
benessere, per la produzione alimentare ed agricoltura.
Franco Mirabelli, consigliere regionale, ha raccontato come Regione Lombardia negli ultimi 10 anni abbia consumato suolo 7 volte di più della media nazionale e sottratto 600 mila ettari di terreno all’ agricoltura. Se i PGT dei comuni lombardi fossero tutti realizzati nei prossimi anni ci ritroveremmo 10 milioni di abitanti in più. Del resto la giunta Moratti prevedeva un PGT con 400 mila nuovi abitanti i (1/3 in più).
La cultura della destra formigoniana è curiosa: in tutte le ultime leggi il principio del consumo di suolo è sancito solennemente e poi è solennemente disatteso dalla concretezza degli effetti delle stesse leggi. Nelle ultime due leggi licenziate dal Pirellone (sulla casa e quella sulla crescita e sviluppo della Lombardia) non c’è nessun incentivo sul riuso e le sostituzioni edilizie ma ci sono deroghe sui parchi e inviti a costruire ancora sugli assi stradali.
Cosa proporne il PD? Si presenterà un progetto di legge regionale sul consumo di suolo che obblighi i comuni, al momento della redazione dei PGT, a produrre anche un 4° documento (la carta del suolo),che impedisca di usare gli oneri per la spesa corrente, che dia incentivi al riuso e alla riqualificazione delle aree dismesse, che defiscalizzi i costi delle bonifiche, che faccia costare di più costruire su aree agricole. Mirabelli ha concluso (qui il dolce) invitando i comuni a prendersi degli impegni politici concreti sul tema del consumo di suolo. Anche in campagna elettorale. Questa è la buona notizia per una buona politica.



martedì 3 aprile 2012

Duri e puri...

Gran brutta storia quella di Belsito e della Family Bossi... addirittura da Reggio è partita la pista che, passando per Napoli, è arrivata direttamente in Via Bellerio...!

Come se non bastasse nei guai è anche il fratello del Trota... per aver lanciato un gavettone alla candeggina. Una vigliaccata totale.


Fermare il consumo di suolo a Senago...

Evento da non perdere quello promosso dal Partito Democratico di Senago, volto a portare delle tesi solide e ben strutturate su come e perché si debba fermare il consumo di suolo che accompagnino la volontà politica di preservare l'ambiente.

Con 4 relatori d'eccezione, e un supporto multimediale di prim'ordine la serata sarà condotta interamente da Eleonora. Sbirciando nell'organizzazione dell'evento, ho potuto vedere in anteprima i quindici minuti estratti dal film "40 passi, la verde Brianza e la città infinita"e bastano questi per capire come sia una necessità culturale quella di smetterla con le speculazioni o l'affare privato a discapito dell'ambiente. 

Ci vediamo quindi domani in Villa Sioli, alle ore 21.00!



lunedì 2 aprile 2012

Chissà come sarà...

Con oggi, giorno della presentazione delle liste dei candidati alle prossime amministrative, possiamo dire concluso il periodo pre-elettorale.

E ora? come sarà la campagna elettorale che ci accompagnerà per il prossimo mese?

Parleremo di idee e progetti di sviluppo oppure continueremo ad attaccarci l'un l'altro cercando di screditare il prossimo nostro?? E che ne sarà dell'incontro con tutti i candidati sindaci, momento secondo me fondamentale per il confronto pubblico..si farà??