giovedì 22 dicembre 2011

L'intervista...





Vorrei proporre l'intervista a Micaela Curcio, candidata alle primarie di centro-sinistra appoggiata dal PD, uscita su Senago Informazioni dell'Associazione Anno Zero. 


Complimenti innanzitutto per la candidatura. Un suo primo commento ...
Questa candidatura rappresenta una grande assunzione di responsabilità. Fa parte comunque  di un cammino personale che ho intrapreso da gennaio 2009,  quando ho scelto di iscrivermi al Partito Democratico. Nello stesso tempo rientra nel percorso politico di rinnovamento intrapreso da tempo dal partito stesso 

Come è maturata in lei la scelta dell'impegno politico ?
Ogni scelta fa parte di un cammino di crescita personale che è complesso, come del resto quello di ognuno di noi. Io parto dal presupposto che  ogni esperienza positiva o negativa,   porti sempre insegnamenti  così come la  “ricchezza” che si acquisisce mediante il confronto con gli altri, con un approccio alla pari, rispettoso delle idee reciproche ma sincero e leale.
Sicuramente  alla base dell'impegno politico c'è la mia preparazione, il mio lavoro  che da sempre ho svolto con passione, costanza ed impegno.  Da qui è nato il desiderio di mettere a disposizione degli altri la mia esperienza professionale, le competenze acquisite, la naturale predisposizione ad ascoltare, la volontà e capacità di entrare nel merito dei problemi. Sulla base di queste competenza "tecniche" fui contattata nel 2008 anche dall'allora coalizione di centrodestra che era in fase di stesura del proprio progetto politico e che, limitatamente alla parte relativa ai Servizi alla Persona, necessitava di maggiori informazioni specifiche e di dati.
Nel 2009, invece, decisi di intraprendere il percorso di condivisione del progetto politico del PD che, differentemente, trovai da subito congeniale al mio pensiero politico. In questi tre anni ho partecipato alla vita intensa del partito e ho condiviso  con gli amici democratici del coordinamento  e con il partito nel suo insieme, decisioni ed iniziative, ma soprattutto l'impegno verso un importante percorso di “rinnovamento” intrapreso dal nostro circolo.

Sappiamo che è anche impegnata nel sociale ?
Sì, mi sono iscritta fin dalla sua apertura al circolo Acli di Senago e quindi ho dato e dò il mio contributo all’attività delle Acli a Senago. Sono membro del consiglio direttivo e  faccio parte anche della redazione del foglio informativo "Dialoghi" che è lo strumento che abbiamo scelto per comunicare con tutti i cittadini.

Lei è madre di due figli, è dirigente in un ente pubblico,  è impegnata nel sociale e in politica. Come riesce a conciliare tutto questo ?
Diciamo che è una mia attitudine personale non stare con le mani in mano. Non amo l’ozio, né dedico particolari attenzioni ad altre cose quali hobbies o svaghi vari.
Come ho già accennato il lavoro che professo, oltre a svolgerlo da ormai molti anni, mi dà grande soddisfazione e mi fornisce molto bagaglio d’esperienza da mettere  al servizio, seppure in un ruolo differente, quello politico. Lavoro e impegno politico hanno quindi qualcosa in comune.
Il mio è un lavoro impegnativo e di  grande responsabilità ma che svolgo senza particolari difficoltà grazie anche ad un team affiatato di collaboratori con i quali riesco a condividere impegni e fatiche.
Fuori dal lavoro, messa in primo piano tutta l’attenzione dovuta nel seguire i miei figli, non dedico altre energie che all’impegno politico e sociale.

Apprezziamo la sua disponibilità al confronto e a mettere a disposizione il suo bagaglio di conoscenze e competenze, ma come pensa di agire per aiutare chi ha bisogno di interagire con l'apparato amministrativo ?
Penso che occorra, più che mai in questi tempi difficili, un forte legame con i cittadini, una capacità di “ascolto” che vada oltre il ruolo d’impegno pubblico: ciascuna persona, o movimento cittadino o forza politica devono essere messi nelle condizioni di interagire con semplicità e senza barriere con l’Amministrazione Comunale. Al di là delle scelte politiche e amministrative oggi ritengo necessario per tutti, politica e cittadini, recuperare il senso e il valore che è contenuto nella parola "comunità" quale luogo dove la persona cresce, responsabilmente, in relazione con gli altri. Promuovere quindi "la cultura del bene comune". Da qui dobbiamo partire per valorizzare il ruolo e la funzione delle Istituzioni Pubbliche, oggi purtroppo un pò in crisi, rendendole più capaci di interagire con i cittadini, anche in termini di efficienza.
Pertanto, mi adopererò affinchè  il cosidetto “palazzo” sia aperto e sempre disponibile alle esigenze, anche le più semplici, di ciascuno, indistintamente.
Questo poiché appartengo a uno schieramento molto preciso: la tradizione della sinistra democratica, attenta alle soddisfazione dei bisogni della persona.

E veniamo al primo appuntamento importante: le primarie di coalizione. Lei è la candidata del Partito Democratico. Come pensa di affrontarle ?
Ho condiviso pienamente la scelta che il Partito Democratico fece a suo tempo di intraprendere un cammino di rinnovamento sia nel modo e nella qualità del fare politica, sia nella crescita dei suoi organismi dirigenti. Penso che la mia candidatura sia un momento importante  di questo percorso e rappresenti, quindi, quella novità che può diventare "risorsa” per tutti. Personalmente non ho mai avuto incarichi pubblici.
Vivo a Senago da 15 anni e qui sono cresciuti i miei figli. Conosco bene, quindi, sia come cittadina, sia per il mio lavoro, le problematiche del nostro territorio.
Sono convinta che spesso siano i fattori di novità che, nel portare nuove esperienze, nuove metodologie di confronto, una diversa visione della vita pubblica, aiutino tutti a intraprendere strade nuove per il benessere collettivo, soprattutto in tempi di crisi come quelli che viviamo.


E' sicuramente una domanda prematura, ma viste le critiche all’ex sindaco Rossetti per la sua poca presenza nei locali comunali durante il suo mandato, qualora lei fossi eletta sindaco come pensa di comportarsi ?

Sono decisamente “orientata” alla soluzione dei problemi della città e a progettare ed attuare una nuova “visione” di Senago.
Quanto del mio tempo occorrerà mettere  disposizione? Semplice: tutto il tempo necessario.
Sono, altresì, convinta che una grande “squadra” possa lavorare con un forte coinvolgimento di tutti. Pertanto, la nostra forza non sarà il tempo. Saranno le idee e i progetti.
Il mio impegno sarà anche quello di creare motivazione in chi sarà con me in questa grande avventura. Collaboratori, quindi, politici e collaboratori tecnici.
Tutte le persone che lavorano all’interno  della macchina comunale dovranno dare il massimo convinti di partecipare a una svolta, parte politica in primis.
Non è il tempo quindi “totale” o “parziale” che sia ad essere determinante, ma la qualità del tempo stesso. Che se dovrà essere “totale”, sarà totale!

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