venerdì 3 febbraio 2012

L'articolo di Telese

Leggo l'articolo di Luca Telese e non posso che condividerlo sul mio blog per iniziare a trattare la spigolosa questione dell'integrità morale richiesta ad un gruppo dirigente di un partito.

Persone che dovrebbero fornire idee di sviluppo e crescita per il paese intero e ridare alla politica il giusto ruolo devono essere necessariamente integre moralmente. Avere alcuni dirigenti che si lasciano andare ad azioni non corrette nei confronti della legge (e dei cittadini che questa rappresenta), è forse il peggior male di una società complessa come la nostra. Questi sono inoltre un cancro all'interno di un organismo politico. 

Concordo con Telese quando dice "Se ci presenti “i tuoi”, devi garantire per loro."

Possiamo interpretare questa frase su molti livelli di lettura (magari sono solo io che mi sto facendo qualche trip mentale quando Telese voleva solo essere ironico...)... Il primo senza dubbio è il fatto che un buon leader deve avere la conoscenza della storia politica e personale dei suoi collaboratori e avere l'intuito di capire quando l'integrità ai quali sono chiamati viene meno. Deve nascere una sorta di rapporto "intimo" tra la squadra. Un rapporto basato anche sull' "onore delle persone" (virtù che come società abbiamo troppe volte dimenticato privilegiando il "prestigio personale") e la rispettabilità che queste hanno all'interno della società. Non è possibile circondarsi di gente di dubbia provenienza o di persone che promettono un ampio successo elettorale senza conoscerle a fondo perché imposte dalla logica del momento o perché appaiono come "Dei ex machina".

Un secondo livello è senza dubbio il fatto che, se la mia squadra sbaglia... il responsabile sono io (oltre che loro) e quindi diverrebbe saggio fare un passo indietro e lasciare ad altri il compito di gestire una nuova squadra... magari rimanendo vigile io stesso in modo che gli sbagli commessi nel passato non si ripetano più... 

Analizzando però la realtà del PD, senza fare troppo i teorici, possiamo dire che gli anni del segretariato Bersani siano i primi effettivi dalla nascita nel Partito stesso...e questi anni in parte hanno risentito del passato ma soprattutto hanno consolidato il presente. I suoi predecessori, hanno avuto il compito di riorganizzare sostanzialmente la macchina politica e il pensiero dei macchinisti. Il futuro non è nelle mani di un segretario nazionale, nemmeno nelle nostre: è nelle idee che tutti quanti mettiamo. Ora il PD sta prendendo velocità, grazie alla rete di persone cha stanno collaborando in nome di questo nuovo progetto di partecipazione alla vita politica che il partito di cui faccio parte, e sono fiero di farne parte, ha costruito. Certo... qualche ingranaggio che arriva dal passato c'è ancora ed è da sostituire... 

Nel futuro è impensabile dire "Persone corrotte non ne avremo mai...". E' però lecito pensare che saranno sempre meno, se seguiremo tutti quanti i sani principi della nostra coscienza nelle scelte politiche che siamo chiamanti a fare. 

Vorrei infine esprimere la mia solidarietà a Tele per tutti i messaggi ricevuti su Twitter da gente che ha smarrito da molto la strada dell'intelligenza, e vorrei ringraziarlo perché così facendo, parlando semplicemente della realtà dei fatti, da un enorme contributo a migliorare il progetto di cui io mi sento partecipe. 






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