lunedì 27 febbraio 2012

Quello che...

Quello che in molti mi hanno domandato è se il TAR, con questa sentenza, abbia autorizzato la costruzione dell'impianto di incenerimento a Limbiate.

Ovviamente, se leggete le carte, la risposta è NO!!

Anzi tutto faccio un po' di chiarezza nella questione, per smorzare l'euforia di alcuni che invece reputano l'impianto "ambientalmente sostenibile".

Il Comune di Limbiate, verso metà novembre (se non vado errando...) ha fatto un sopralluogo dell'area e ha imposto alla ditta costruttrice di fermare i lavori per la costruzione perché operava senza del adeguate autorizzazioni. Da qui, lo stop ai lavori firmato "Comune di Limbiate".

I responsabilità della ditta, verso fine dicembre si sono quindi appellati al TAR chiedenti che tale documento fosse annullato.

Il TAR, che è un tribunale che valuta le procedure amministrative, ha accettato il ricorso perché l'ente competente nel fare i sopralluoghi ed imporre una sospensiva ai lavori in questo caso è la Provincia.

Con questo, non vuol dire che ora il gassificatore (o meglio l'inceneritore perché così è trattato nella legge regionale) si possa fare, o che questo possa continuare ad essere costruito. MANCANO COMUNQUE LE AUTORIZZAZIONI!! e inoltre, se ben ricordate i miei precedenti articoli, le stesse norme che regolamentano lo sviluppo dell'area escludono un impianto di tal portata.

I passi da fare ora sono semplici, se volgiamo rimanere nel tracciato del Comune di Limbiate: la Provincia riprenda pari pari il documento che imponeva la sospensiva dei lavori prodotto dall'Ente Locale e lo riproponga.

Questa volta, non ci sarà ricorso al TAR che tenga. Nel mentre, politicamente ed amministrativamente ci si è mossi e ci muoverà ancora perché le criticità vengano seriamente considerate!!

Vi linko il post sul blog del comitato Più Limbiate Meno Cemento sulla vicenda.

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