giovedì 15 marzo 2012

FORMIgoHOME!


"L’avviso di garanzia ad Angelo Giammario è l’ennesimo ad un esponente della passata giunta Formigoni, in qualità di sottosegretario con delega ai rapporti conl’area metropolitana, e attuale consigliere. Non entriamo in alcun modo nel giudizio sul caso in questione e auguriamo al consigliere del Pdl di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti su cui la magistratura indaga.
La nostra richiesta tuttavia è netta: la stagione formigoniana è finita, occorre tornare al voto e rinnovare l’istituzione regionale. Troppe sono le crepe in questa maggioranza, andare al voto è la strada maestra per restituire credibilità alla Regione." sono queste le parole di Luca Gaffuri, capogruppo PD in regione.
Merita allora fare un riassunto delle vicende giudiziarie del gruppetto di indagati dalla Procura della Repubblica.


 Il primo, l'unico ed inimitabile, che ha iniziato a far parlare di sé è l'ex assessore allo Sport e ai Giovani Piergianni Prosperini che è stato arrestato in diretta tv nel 2009, durante un collegamento con una tv locale. “Ora ti devo lasciare”, diceva frettolosamente al giornalista che aveva annusato la notizia facendo una figura pessima. Se cercate su youtube trovere ancora i filmati che ormai sono diventati un cult della rete. Prosperini, definito da molti come  "Il fustigatore dei costumi", non è altro che un ex militante leghista passato ad An, che è stato protagonista di crociate televisive in cui si scagliava contro gli immigrati e i centri sociali. Prosperini è finito in carcere per corruzione, in un’inchiesta relativa agli spot commissionati dalla Regione Lombardia. Dopo aver patteggiato una pena di tre anni cinque mesi, Prosperini pare ci sia ricascato. E' nuovamente accusato di corruzione sempre per il suo mandato da assessore. "Inimitabile" perché non è da tutti essere arrestati in diretta tv durante un'intervista.

Secondo in ordine cronologico, a cui toccano dei guai giudiziari è l'allora esponente del PD  Filippo Penati.  Anche lui accusato di corruzione. Durante l’inchiesta emerge il cosiddetto "sistema di Sesto San Giovanni", un sistema fatto di presunte tangenti e favoritismi di cui Penati stesso è regista e beneficiario. Penati si dimette dal PD e dalla carica istituzionale che ricopriva proprio a causa di questi suoi guai.
Dopo Penati è toccato a un big del Pdl, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, arrestato il 30 novembre 2011 nella sua casa di Brescia, dove i carabinieri trovano due buste con 100 mila euro in banconote da 500 euro. Alla faccia della legge voluta da Monti per il pagamento digitale per cifre al di sopra dei 1000 euro! Questi soldi sono riconducibili a presunte tangenti prese dallo stesso Cristiani sulle concessioni di cave e discariche. Insieme a lui vengono arrestati un imprenditore e un tecnico di ARPA.

Il 16 gennaio 2012 è la volta di Massimo Ponzoni, consigliere segretario dell’ufficio di presidenza. Ma soprattutto plenipotenziario di Formigoni in Brianza, ex assessore, il più votato del partito con 11 mila preferenze, e più volte assessore. Un big tra i big della corte imperiale, insomma. Ponzoni è arrestato per bancarotta fraudolenta e per corruzione (tanto per cambiare...) ed è anche più volte citato nell’inchiesta "Infinito" del 2010 sulla ‘ndrangheta che proprio nel centro della brianza, a Desio, nel paese dove il "ponzoniatesimo" è più sentito, ha il radicamento più profondo. 

A quasi tre mesi di distanza esce quindi l’ennesima accusa di corruzione (che monotonia!! almeno cambiassero i capi d'accusa) per un uomo che noi senaghesi conosciamo bene, il presidente del consiglio Davide Boni, della Lega Nord. Boni, indagato per presunte tangenti che in parte pare siano state destinate alla Lega stessa, diventa quindi l'ennesimo esponente dell'istituzione lombarda ad essere nei guai giudiziari. 

Citando Crozza: "sarebbe stato forse più utile ampliare San Vittore che costruire un nuovo palazzo della Regione..."

p.s. se ne ho dimenticato qualcuno... avvisatemi! devo aver perso il conto strada facendo! 

    Nessun commento: