mercoledì 18 gennaio 2012

Tradizioni...

Come ogni anno, ieri anche noi ci siamo ritrovati davanti al falò. L'atmosfera è sempre magica: mentre si accende il fuoco, qualcuno intona un canto alpino e il freddo lentamente svanisce lasciando spazio ad un calore di cui purtroppo si è persa la quotidianità.

Ognuno di noi aveva il suo ruolo: chi era addetto alle costine (perché prima abbiamo anche cenato), chi l'alto compito di accendere, chi di gestire le fascine di legna, chi invece di preparare il vinbrulè. Quest'anno erano con noi anche due ragazzi dell'antincendio, così come richiesti dalla legge! Eh già...la legge mette il becco anche su questo! Paradossalmente è più facile fare un inceneritore (come quello di Limbiate) che accendere un falò dietro casa in tutta sicurezza. 


E' stato stupendo vedere il contrasto tra il bianco del prato e dei rami degli alberi e il rosso acceso del fuoco, sentire il freddo e il caldo in base alla posizione, ascoltare la voce del fuoco...e immancabilmente i canti alpini. Gustare la torta e le chiacchiere piene di zucchero a velo mentre si esibivano per noi in danze spericolate e molto sensuali tutte le faville provocate dal fuoco.

Da piccolo ricordo che andavo sempre a vedere il falò fatto alla Cascina Tosi, dove trovavo sempre i miei compagni di classe. Era una delle poche sere che potevo stare alzato fino "a tardi"... 

Un paio di volte è capitato di trovare attorno al fuoco anche le mie care maestre!

In questi momenti si ritrova il contatto tra le persone, con la propria terra e con le tradizioni che nel corso dei secoli si sono susseguite appartenenti alla cultura popolare. Creare questi legami rafforza la voglia di partecipazione cittadina, perché lega in maniera indissolubile le persone alla propria terra, e queste saranno quindi portate a difenderla. 

I pochi campi rimasti a Senago, dove ancora si possono fare questi falò secondo tradizione, sono il patrimonio più importante che purtroppo alcuni vogliono toglierci!! 

Vorrei però fare una piccola osservazioncina ai ragazzi della Lega: perché rovinare la magia di un momento così bello come può essere un falò pubblico nella piazza più grande mettendo un cappello politico all'evento che avete fatto? Perché volete rovinare la festa a tutti, magari facendo andare di traverso la braciola, per fare campagna elettorale su un patrimonio culturale di tutti?



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